Pasta fresca

Cjalsòns friulani ricetta

Stavolta ho solamente eseguito in maniera ligia e rispettosa nei confronti della tradizione il compito che mi era stato assegnato e grazie alla bellissima iniziativa di Rossella del blog “Ma che ti sei mangiato?” mi sono trasformata in “Cjalsonara” per un giorno. Nella mia cucina ho infatti realizzato i Cjalsòns friulani seguendo una ricetta tipica.

Intento dell’iniziativa di Rossella era quello di far conoscere la tradizione culinaria friulana tramite la realizzazione di una delle tantissime versioni esistenti (come per ogni ricetta tipica che si rispetti) dei Cjalsòns, ovvero ravioli dall’impasto morbido e profumato facili da preparare e velocissimi da cuocere. Le ricette dei Cjalsòns che Rossella ha raccolto sono quelle che lo Chef stellato Gianni Cosetti aveva pubblicato sul volume Nuova e Vecchia Cucina di Carnia. Potendo scegliere, mi sono cimentata nella ricetta dei Cjalsòns Rustics cercando, se possibile, di seguirla alla lettera. La trovate di seguito insieme ad alcune note e suggerimenti per un piano “B” nel caso in cui il condimento consigliato non dovesse convincervi.

Cjalsòns rustic (dalla ricetta tipica di Gianni Cosetti)
Ingredienti per circa 55 Cjalsòns
per l’impasto
300 g di patate
220 g di Farina “00” (+ q.b. per la spianatoia)
1 uovo intero
1 mazzo di prezzemolo
1 spolverata di noce moscata

per il ripieno
400 g di salsiccia fresca (la ricetta originale prevedeva la polmona fresca)
½ bicchiere di vino bianco secco
1 uovo sbattuto (facoltativo da aggiungere dopo la cottura della salsiccia)

per il condimento*
200 g di ricotta fresca di pecora
200 ml di latte fresco
pepe nero macinato al momento

Procedimento
Lavate le patate con la buccia e mettetele in una pentola con l’acqua fredda. Ponete la pentola sul fuoco, portate a bollore e far cuocere per circa 40 minuti o finchè siano morbide e infilzabili con una forchetta. Scolate e sbucciate le patate, schiacciatele con uno schiacciapatate e lasciatele raffreddare. Quando le patate saranno fredde unite l’uovo, la farina, la noce moscata, il prezzemolo finemente tritato e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Per preparare il ripieno sbriciolate la salsiccia e fatela cuocere in una padella antiaderente. Bagnate con il vino e lasciate evaporare. Spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Sulla spianatoia infarinata stendete la pasta sottilmente e con l’ausilio di un coppapasta del diametro di 7 cm ricavate dei dischi. Ponete al centro di ognuno un cucchiaio di ripieno, ripiegate ciascun disco su se stesso dando la forma della mezzaluna, fate aderire bene i bordi e con le mani fate tre pieghe dette anche “zampe di gallina” (due lati e una al centro). Sigillate infine i Cjalsòns con i rebbi di una forchetta.
Per il condimento scaldate il latte e frullatelo insieme alla ricotta precedentemente setacciata. Aggiustate con il pepe.
Fate cuocere i Cjalsòns per 3-4 minuti in acqua bollente salata. Scolateli e saltateli in padella con la salsa di latte e ricotta. Servite subito accompagnando con un calice di chardonnay affinato in barrique.

Nota: I Cjalsòns appena fatti possono essere congelati. Al momento del loro utilizzo basterà estrarli dal freezer e gettarli ancora congelati in acqua bollente salata. Dalla ripresa del bollore farteli cuocere per 3-4 minuti.

* A noi sono piaciuti moltissimo. L’impasto è davvero soffice e profumato e il condimento consigliato è molto delicato. In alternativa, per condire i vostri Cjalsòns, potete preparare una salsa veloce con pomodori freschi, olio evo, uno spicchio di aglio e olive nere. Il ripieno dei Cjalsòns si sposerà benissimo con i pomodorini e le olive.

Categorie: Pasta fresca, Primi, Ricette

Sara

Buona forchetta, blogger e content creator sono un’instancabile curiosa. Nel 2010 ho deciso di riunire le mie passioni (cucina, scrittura, viaggi, vino e fotografia) in un blog, L'Appetito Vien Leggendo. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Sono anche una social media addicted e mi trovate sempre connessa!


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Scopri Sara

Buona forchetta, blogger e content creator sono un’instancabile curiosa. Nel 2010 ho deciso di riunire le mie passioni (cucina, scrittura, viaggi, vino e fotografia) in un blog, L'Appetito Vien Leggendo. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Sono anche una social media addicted e mi trovate sempre connessa!

  1. Alessia (Ale) Ottobre 14, 2010 at 5:38 pm - Reply

    é bellissima questa iniziativa, sto curiosando i risultati in molti blog.
    Brava, io non ho avuto il coraggio di partecipare per mancanza di tempo in questo periodo, ma le ricette le recupero da Voi… 🙂
    ciao
    Ale

  2. alialexa2006 Ottobre 14, 2010 at 8:19 pm - Reply

    bellissima ricetta…complimenti per il lavoro che fai…bravissima..un bacio

  3. lucy Ottobre 15, 2010 at 5:01 am - Reply

    in effetti li ho visti in molti blog e sembrano ispirare molto.assolutamente da provare cara saretta visto i tuoi risultati!

  4. Babs Ottobre 15, 2010 at 7:34 am - Reply

    ma sei bravissima!!!!
    davvero, troppo precisa e ho idea che siano una bontà!
    un bacione
    b

  5. Greta Ottobre 15, 2010 at 7:56 am - Reply

    Ma che belli Saretta… io ne avrei mangiato uno anche crudo! Buona giornata baciotto ciao
    Ps…vado a sbirciare l’iniziativa 😉

  6. Fabiana Ottobre 15, 2010 at 8:28 am - Reply

    è bellissimo riuscire a preservare le ricette simbolo di un posto.. ti sono venuti davvero benissimo!!!

  7. Re Use Ottobre 15, 2010 at 9:17 am - Reply

    devono essere buonissimi!

  8. maetta Ottobre 15, 2010 at 9:58 am - Reply

    ehm…..posso favorire???
    mi sta venendo una fame a vedere ste cose….

  9. Rossella Ottobre 15, 2010 at 10:35 am - Reply

    Brava!
    Son felice ti siano piaciuti. Controlla però la pasta in frigo, a me è diventita quasi liquida dopo due giorni.
    Cjalsonara 🙂 mi piace questo termine.

  10. Luciana Ottobre 15, 2010 at 12:48 pm - Reply

    Brava cara, hanno l’aria di essere saporitissimi!!! complimenti!! un bacio 😀

  11. saretta m. Ottobre 15, 2010 at 3:22 pm - Reply

    @alessia.Grazie mille!Devo ammettere che posso capirti perchè anche io ultimamente sono un bel pò oberata dagli impegni. Comunque segnati la ricetta e provala perchè meritano…Un bacione

    @alialexia2006—Grazie mille.Sono felice che sei passata da queste parti. Un bacione

    @lucia…Grazie mille…Hanno soddisfatto anche me se devo essere sincera…Un bacione

    @babs…Grazie mille!!!In effetti diciamo che sono abbastanza meticolosa nel fare le cose e non avendo il raviolatore ho fatto come meglio ho potuto. Ti confermo poi che erano buoni buoni…Un bacione

    @greta…Allora ti trasformi in cjalsonara anche tu??? Un bacione 😉

    @fabiana…Grazie mille. E’ stato un piacere partecipare a questa iniziativa poichè a me piace molto assaggiare le varie cucine e in questo caso ne sono stata addirittura l’artefice…meglio di così…Un bacione

    @re use…Te lo confermo!!!Un bacione

    @maetta…Prego cara, serviti pure…Un bacione

    @rossella..Grazie mille. Sono felice io di essere riuscita a farli…Un bacione…ps sono in freezer e non in frigo quindi non dovrebbe accadere nulla ;-)…Un bacione

    @luciana…Grazie mille…Sono molto buoni e la cosa che più mi ha colpito è la morbidezza, ma allo stesso tempo resistenza della sfoglia…Da provare…Un bacione