Biscotti

Alfajores con dulce de leche

Io sono tornata dalla Giamaica (che è stata prontamente ribattezzata l’Isola dei Famosi) con 3kg in meno e una bottiglia di rum grande come una boccetta di profumo di nicchia. Lei invece, una mia cara amica con la passione per il Sudamerica che le scorre nelle vene, è riuscita a trasportare dall’Argentina un pacco di Alfajores che hanno superato i rigidi controlli aeroportuali e sono riusciti ad arrivare sani e intatti nelle mie mani prima e nella mia bocca poi. Non li conoscevo, non li avevo mai sentiti nominare e di primo acchito mi hanno ricordato, forse per la forma più che per il contenuto, gli italianissimi baci di dama o i variopinti e leggerissimi macaron.
Il concetto di fondo è più o meno quello: due dischi di qualsivoglia natura (meringa, biscotto, ecc.) tenuti insieme da una crema/ganache capace di fare da collante. Nel caso degli alfajores, oltre alla crema/collante per legare i due biscotti (che può essere il dulce de leche, il miele, la crema al cioccolato o la marmellata), è prevista anche una ganache cioccolatosa che sigilla il tutto e nasconde il contenuto che scoprirete solo dopo il primo morso.
Dopo averli mangiati ed essermene innamorata e considerando che in Italia sono abbastanza introvabili è scattata la caccia alla ricetta perfetta, quella che avrebbe potuto dar vita a dei dolcetti molto simili a quelli originali. Sono quindi approdata sul blog di Patricia, un’elegante signora di origini argentine che seguo da tempo e che anche stavolta si è dimostrata una certezza. Vi lascio di seguito la ricetta e vi consiglio di provare a farli e accompagnateli con un calice di Malbec. Il procedimento e i tempi sono un po’ lunghi ma vi assicuro che ne vale davvero la pena.

Alfajores
Ricetta presa dal blog di Patricia
per 52 biscotti (26 alfajores):
200g di farina 00
110g di burro a temperatura ambiente
55g di zucchero
50g di maizena
8g di cacao amaro
2g di bicarbonato
3g di lievito in polvere
3g di bicarbonato di ammonio
1 uovo medio
20g di miele millefiori (nella ricetta originale golden syrup)
1/2 cucchiaino di semi di vaniglia
buccia grattugiata di 1/2 limone bio

per il dulce de leche
250ml di panna fresca liquida
250ml di latte fresco intero
130g di zucchero
1/2 cucchiaino di semi di vaniglia
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio

per la copertura
200g di cioccolato fondente (io al 72%)*
1 noce di burro
Procedimento
Preparate i biscotti
In una ciotola setacciate la farina, il cacao amaro, la maizena, il bicarbonato, il lievito in polvere e il bicarbonato di ammonio e miscelate in tutto mescolando con un cucchiaio di legno.
Nella ciotola di una planetaria versate il burro morbido e lo zucchero e lavorateli a pomata. Unite l’uovo, il miele, i semi di vaniglia e la buccia del limone. Azionate la planetaria e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite poco alla volta gli ingredienti secchi continuando ad impastare. Otterrete un impasto della giusta consistenza per nulla appiccicoso.
Formate un panetto rettangolare, avvolgetelo con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per circa 3 ore. Estraete l’impasto dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente per 1 ora.
Preriscaldate il forno a 18o°. Posizionate il panetto al centro di due fogli di carta da forno e stendetelo con un matterello allo spessore di 4/5mm. Con un coppapasta ricavate dei dischi del diametro di 4cm (impastate di nuovo eventuali ritagli e stendeteli di nuovo fino ad esaurimento). Ricoprite con carta da forno una leccarda e posizionatevi sopra i biscotti. Infornateli per 10 minuti tenendo socchiusa la porta del forno durante l’ultimo minuto per permettere la fuoriuscita dell’odore dell’ammoniaca.
Preparate il dulce de leche 
In una pentola grande versate il latte e la panna e unite lo zucchero, il bicarbonato e i semi del baccello di vaniglia. Mettete sul fuoco a fiamma bassa e fate cuocere mescolando continuamente fino a che il composto non si addenserà e non assumerà il un colore caramello. Quando mescolando riuscirete a vedere il fondo della pentola il dulce sarà pronto (non deve essere troppo denso). Lasciatelo raffreddare e versatelo in un barattolo di vetro con coperchio. Lasciatelo riposare in frigo per una notte e il giorno successivo avrà la giusta consistenza.
Assemblate adesso gli Alfajores spalmando su 26 biscotti il dulce de leche e sopravoppenendo gli altri 26. Esercitate una leggera pressione per compattare il tutto.
Preparate la glassa
Mettete in un piccolo pentolino la metà del cioccolato con un po’ di burro. Fate sciogliere dolcemente sul fuoco a bagnomaria mescolando spesso. Quando otterrete un composto liscio e omogeneo la glassa sarà pronta.
Ultimate gli alfajores 
Posizionate gli Alfajores su una gratella per dolci sotto alla quale potete mettere un foglio di carta da forno.
Versate la glassa sugli alfajores e attendete che questa si solidifichi (ci vorranno un paio di ore).
Trascorso questo tempo girate gli alfajores sull’altro lato posizionandoli sempre sulla gratella. Sciogliete sempre a bagnomaria il restante cioccolato con il burro e versatelo sui dolcetti per una copertura totale. Aspettate che la glassa si solidifichi prima di servire.
*potete decidere di utilizzare anche cioccolato al latte o cioccolato bianco per la copertura. In quest’ultimo caso non utilizzate il burro.

Sara

Buona forchetta, blogger e content creator sono un’instancabile curiosa. Nel 2010 ho deciso di riunire le mie passioni (cucina, scrittura, viaggi, vino e fotografia) in un blog, L'Appetito Vien Leggendo. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Sono anche una social media addicted e mi trovate sempre connessa!


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Buona forchetta, blogger e content creator sono un’instancabile curiosa. Nel 2010 ho deciso di riunire le mie passioni (cucina, scrittura, viaggi, vino e fotografia) in un blog, L'Appetito Vien Leggendo. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Sono anche una social media addicted e mi trovate sempre connessa!